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GET IN TOUCHRicostruzione virtuale dell'Arca di Sant'Agostino / Virtual reconstruction of the Ark of St. Augustine
Obiettivo è la realizzazione del modello 3D di una composita scultura datata 1362: l’Arca di Sant’Agostino, che si trova a Pavia nella chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro. Il volume bilingue (italiano e inglese) "L’Arca di Sant’Agostino. La tecnologia digitale per una fruizione innovativa dell’arte con il coinvolgimento degli studenti", a cura di Virginio Cantoni, Mauro Mosconi e Alessandra Setti, stampato nel dicembre 2022 (PSYCOMIX, ISBN: 978-88-9465-261-1) raccoglie una dettagliata descrizione del progetto, ricca di informazioni e immagini.
L’Arca (qui raffigurata in quattro incisioni dei fratelli Ferreri - 1832) è una scultura gotica in marmo bianco di Carrara, contenente le spoglie di Sant’Agostino di Ippona. Concepita come monumento isolato da potersi visitare nei quattro lati, è attualmente posta sopra l’altare, risultando non facilmente osservabile. Si sviluppa su tre registri narrativi che individuano quattro ordini, o livelli orizzontali (da Curiosità di Pavia e dintorni - L'Arca di Sant'Agostino, sito web idealizzato e sviluppato da Gianni Cattagni):
> il registro inferiore (PRIMO ORDINE), il primo dal basso - che contiene il sarcofago - presenta le statue degli apostoli alternate a quelle di evangelisti, santi e Virtù;
> il registro mediano (SECONDO ORDINE) è composto da colonne con statue di santi, papi e vescovi; all’interno, sopra il sarcofago, presenta la statua di Sant’Agostino, sdraiato su un lenzuolo sorretto da sei diaconi, con un libro aperto tra le mani, circondato da Dottori della Chiesa. Il soffitto a volta di questa parte intermedia è composto da centinaia di serafini, busti di santi, gli arcangeli Raffaele e Michele e, al centro, il Cristo Redentore;
> il registro superiore presenta nove episodi della vita del santo (TERZO ORDINE), coronati in alto dai suoi miracoli rappresentati in dieci timpani triangolari alternati a figure angeliche (QUARTO ORDINE).
Complessivamente l’Arca è composta da 95 statue e 50 bassorilievi con scene varie, per un totale di oltre 400 elementi (personaggi, vegetazione, oggetti, animali e rappresentazioni schematiche di città - qui un esempio). Le sue dimensioni complessive sono: 307 cm x 168 cm x 393 cm.
Modellazione 3D
I modelli 3D sono stati realizzati dagli studenti del corso di "Computer Vision" della laurea magistrale in Computer Engineering dell'Università di Pavia - anni accademici 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020 - sotto la guida del prof. Virginio Cantoni.
L'integrazione dei singoli modelli nella rispettiva struttura architettonica, completa di tutti i suoi elementi, è presentata in quattro video realizzati da:
> Deborah Tandurella per il PRIMO ORDINE,
> Alessio Gullotti per il SECONDO ORDINE,
> Giovanni Maria Levantino ed Andrea Pompa per il TERZO ORDINE,
> Luigi Zaccaria Del Pio per il QUARTO ORDINE.
Il video "3D modeling of the Ark of St. Augustine", realizzato con il contributo del team Vector (che raggruppa alcuni ex studenti), mostra una vista a 360° del monumento funebre nella sua interezza.
I modelli 3D dei vari componenti (statue, scene ed elementi architettonici) sono presentati nel seguito. La complessità della replica 3D della composizione è solo in parte attenuata dall’unico materiale utilizzato (senza trasparenza, con diffrazione ridotta, diffusione fissa e un’ottica essenziale) e dalla semplificazione nella gestione dell’illuminazione, che può essere ridotta a quella d’ambiente.
I nomi dello/degli studente/i, associato/i ai rispettivi modelli 3D realizzati, sono elencati in una pagina dedicata ai contributi singoli.
PRIMO ORDINE: le statue delle virtù separano bassorilievi di apostoli e santi.
Lato frontale: i quattro pilastrini sono decorati con le tre virtù teologali (Fede, Speranza, Carità) e la Religione. A partire da sinistra, tra Fede e Speranza, si trovano gli apostoli san Pietro e san Giovanni; tra Speranza e Carità, gli apostoli san Giacomo e sant’Andrea; tra Carità e Religione, gli apostoli Tommaso e Bartolomeo.
Lato posteriore: i quattro pilastrini sono decorati con le quattro virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Temperanza e Forza. A partire da sinistra, tra Prudenza e Giustizia, si trovano gli apostoli Filippo e Matteo; tra Giustizia e Temperanza, gli apostoli Giacomo di Alfeo e Simone; tra Temperanza e Forza, gli apostoli Taddeo e Mattia.
Lato corto di sinistra: tra Castità e Ubbidienza, che ornano i pilastrini laterali, si trovano santo Stefano, Paolo Eremita e san Lorenzo.
Lato corto di destra: tra Mansuetudine e Povertà, che ornano i pilastrini laterali, si trovano l’evangelista Marco, san Paolo e l’evangelista Luca.
SECONDO ORDINE: santi, vescovi e frati sono rappresentati all’esterno. All’interno del tempietto, vari personaggi assistono Agostino sul letto di morte. La parte superiore è una volta, arricchita con rappresentazioni di serafini, arcangeli, santi, profeti e Cristo Redentore.
Lato frontale: quattro colonnine e per ognuna statue di frati e vescovi, nella parte bassa in piedi, nella parte alta seduti. Nella parte alta si trovano tre dei santi Quattro Coronati: Claudio, Nicostrato, Sinforiano. Manca il quarto, Castorio, che nel gruppo è sostituito da Simplicio.
Lato posteriore: quattro colonnine e per ognuna statue di frati e vescovi, nella parte bassa in piedi, nella parte alta seduti.
Lato corto di sinistra e lato corto di destra: statue di frati e vescovi in posizione seduta nella parte alta, in piedi nella parte bassa.
Interno: all’interno del “tempietto” giace la statua di sant’Agostino, vestito pontificalmente. In piedi ai quattro angoli assistono san Gerolamo, san Gregorio Magno, sant’Ambrogio e san Simpliciano. Tre diaconi per lato sollevano con le mani il velo di sant’Agostino.
Volta interna: la parte superiore interna è una volta, costituita da moltissimi personaggi (tra cui serafini, arcangeli, santi, profeti) rivolti verso la scena sottostante e verso la statua di sant’Agostino. Al centro della volta si trova la figura del Cristo Redentore, che fuoriesce dalla volta stessa. Racchiuso in una mandorla, è contornato da otto serafini. La superficie rettangolare della volta è suddivisa da due cammini lunghi contenenti altri serafini che seguono le diagonali della sua forma, per sparire nella parte centrale sotto la mandorla. I due quadranti laterali sono a loro volta divisi in due, separando le figure contenute. Nel quadrante di sinistra sono rappresentati l’arcangelo Michele e due santi; nel quadrante di destra l'arcangelo Raffaele che sorregge il piccolo Tobia, con un cane e un pesce, Lazzaro e Maddalena; nel lato destro del Redentore sono raffigurate figure femminili (santa Caterina d'Alessandria e santa Lucia), con la Vergine Maria al centro, mentre nel lato sinistro sono raffigurate figure maschili (Isaia e Geremia), con san Giovanni Battista al centro.
TERZO ORDINE: dodici statue di Agostiniani adornano dodici pilastrini. Tra di esse si trovano bassorilievi che rappresentano scene della vita di Agostino.
Lato frontale: quattro statue di Agostiniani e tre bassorilievi. Nel primo da sinistra, Agostino ascolta una predica di Sant’Ambrogio, che parla dal pulpito; nel secondo bassorilievo, Agostino e Simpliciano dialogano tra loro e nella parte destra è rappresentata la scena del “Tolle lege” (“Prendi, leggi”), dove un angelo porge un libro aperto ad Agostino; nel terzo bassorilievo Agostino è inginocchiato a un fonte battesimale ottagonale e riceve da Ambrogio l’abito da catecumeno.
Lato posteriore: quattro statue di Agostiniani e tre bassorilievi. Il primo da sinistra rappresenta i funerali di Santa Monica, madre di Agostino, presso la chiesa di Ostia; nel secondo è raffigurata l’istituzione dell’Ordine Agostiniano; nel terzo bassorilievo sono rappresentate due scene, a sinistra Agostino confuta un interlocutore, a destra impartisce un battesimo.
Lato corto di sinistra: due statue di Agostiniani e tra di esse il bassorilievo che rappresenta Agostino nell’atto di predicare, a Roma e a Milano.
Lato corto di destra: due statue di Agostiniani e tra di esse un bassorilievo suddiviso in due riquadri: in quello di sinistra, nella parte inferiore, il re longobardo Liutprando porta la salma di Agostino alle porte di Pavia, mentre nella parte superiore è rappresentato l’ingresso della salma del santo nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro. Il riquadro di destra, anch’esso suddiviso in due scene, mostra, nella parte superiore, Liutprando e un agostiniano che approdano in Sardegna, mentre, nella parte inferiore, è rappresentata la stessa barca che salpa dalla Sardegna con il corpo di Agostino (al centro), il vescovo Pietro di Pavia e il re Liutprando, che indica la rotta con l’indice.
QUARTO ORDINE: otto statue rappresentano le gerarchie celesti. Tra di esse, dieci timpani racchiudono scene di Agostino, ormai santo, dopo la sua morte.
Lato frontale: da sinistra, le gerarchie celesti Angelo, Principato, Virtù e Podestà; nel primo timpano, Agostino libera un uomo dal carcere; nel secondo timpano, Agostino conduce l’uomo del pannello precedente a dissetarsi al fiume; nel terzo timpano, Agostino benedice una donna inginocchiata e posseduta dal demonio.
Lato posteriore: le gerarchie celesti Dominazione, Cherubino, Arcangelo e Trono; nel primo timpano da sinistra, Agostino prega genuflesso ad un altare e, accanto, Agostino mostra un libro aperto a un uomo con le sembianze del diavolo (barba e piedi ad artiglio); nel secondo timpano, Agostino è rappresentato due volte, intento a convertire due eretici con i piedi ad artiglio; nel terzo timpano, Agostino si trova sul letto di morte, con un libro aperto e con la mano destra che benedice, mentre sullo sfondo è rappresentata la città di Ippona.
Lato corto di sinistra: nel primo timpano a sinistra, Agostino è al letto di un infermo (si tratta probabilmente della guarigione del cavaliere d’Ippona) e sotto il letto sono raffigurati due cani; nel timpano accanto è rappresentata la visita di un personaggio illustre alla basilica di San Pietro in Ciel d’Oro (forse Egelnoto di Canterbury, che nel 1022 ottenne una reliquia del santo).
Lato corto di destra: nel primo timpano a sinistra, Agostino conforta alcuni infermi che si reggono su grucce; nel timpano accanto, Agostino appare ad alcuni pellegrini che entrano nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro.