Analisi della scrittura dei reperti Stradivariani / Writing analysis of Stradiviari's relics

Progetto svolto fra il 2016 e il 2018 in collaborazione con il Laboratorio Arvedi di Diagnostica Non Invasiva dell'Università di Pavia situato presso il Museo del Violino di Cremona.

Lo scopo del progetto era lo studio delle annotazioni presenti sui Reperti Stradivariani, una collezione di artefatti, note tecniche e forme di legno usate dal famoso liutaio cremonese fra il XVII e il XVIII secolo, attualmente conservate presso il Museo del Violino. La complessità di questo data set risiede nel fatto che le scritte sono molto brevi (poche righe di testo o solo poche parole) e mostrano alterazioni, irregolarità e occasionali macchie d'inchiostro. Inoltre, nel corso degli anni, nuove annotazioni sono state aggiunte, prima dai figli di Antonio Stradivari e poi dai vari proprietari della collezione, creando di conseguenza seri problemi di attribuzione.

Questo studio è stato inizialmente condotto utilizzando un approccio multidisciplinare, combinando l'elaborazione delle immagini (per ottenere rapido esame dei documenti) con la spettroscopia di fluorescenza X (XRF) (per studiare la composizione elementale degli inchiostri). In seguito, la fase di elaborazione delle immagini è stata migliorata per renderla indipendede, in modo da non aver più bisogno di un accesso diretto ai documenti originali, necessario per effettuare analisi XRF. Il metodo sviluppato utilizza sia caratteristiche allografiche che strutturali per raggiungere un'attribuzione. Dati paleografici ottenuti da uno studio precedente sono stati usati come riferimento durante lo sviluppo. I risultati ottenuti sono promettenti: 90% di attribuzioni corrette usando solo pochi e brevi testi per ogni autore per addestrare il sistema.


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