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GET IN TOUCHStampa 3D della riproduzione in scala delle statue degli apostoli dell’Arca di Sant’Agostino (English version)
A partire dai modelli 3D realizzati dagli studenti del corso di Computer Vision della Laurea magistrale in Computer Engineering dell’Università di Pavia con la supervisione del prof. Virginio Cantoni (durante gli a.a. 2017/18, 2018/19 e 2019/20), nel 2023, in collaborazione con la Bulgarian Academy of Sciences e con il contributo finanziario dell’Associazione Piccolo Chiostro San Mauro ODV, sono state realizzate le stampe 3D di riproduzioni in scala (altezza di circa 28,5 cm ciascuna, con pareti esterne solide e vuote all’interno) delle statue dei dodici apostoli presenti sui lati lunghi anteriore e posteriore del livello più basso, o primo ordine, dell’Arca di Sant’Agostino, monumento che contiene alla base il sarcofago con le spoglie del santo.
È stata utilizzata una stampante con impiego di materiale plastico. Il lavoro di 3D editing per l’adattamento alla stampante e il post processing è stato curato da Nikolay Stoimenov dell’Institute of Information and Communication Technologies della Bulgarian Academy of Sciences di Sofia. Roberto Gandolfi del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia si è occupato della verniciatura e rifinizione dei prodotti, ultimati con l’applicazione di stampe su carta adesiva per la definizione delle pergamene delle statue. Alessandra Setti del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia si è occupata del coordinamento del progetto.
L’Arca di Sant’Agostino. Conservata sull’altar maggiore della basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia, è un capolavoro di scultura gotica in marmo bianco realizzato da maestri ignoti nel 1362. Complessivamente è composta da 95 statue e 50 bassorilievi, con raffigurazioni di oltre 400 personaggi, vegetazione, oggetti, animali e rappresentazioni schematiche di città. Le dimensioni complessive sono di 307 cm x 168 cm x 393 cm.
L’intero complesso marmoreo può essere suddiviso in quattro livelli o ordini disposti verticalmente. Il primo ordine, dal basso, contiene il sarcofago e presenta le statue degli apostoli alternate a quelle di evangelisti, santi e Virtù; il secondo ordine è composto da colonne con statue di santi, papi e vescovi e all’interno, sopra il sarcofago, la statua di Sant’Agostino, sdraiato su un lenzuolo sorretto da sei diaconi, con un libro aperto tra le mani, circondato da Dottori della Chiesa. Il soffitto a volta di questa parte intermedia racchiude la scultura che rappresenta il Redentore e otto cordoni formati da teste di serafini che formano scomparti popolati da numerosi bassorilievi che riproducono vari santi, gli arcangeli Raffaele e Michele e, su un lato, Maria Vergine. I bassorilievi del terzo ordine presentano nove episodi della vita del santo, coronati in alto, nel quarto ordine, dai suoi miracoli rappresentati in dieci timpani triangolari alternati a statue di figure angeliche.
Il modello 3D dell’Arca di Sant’Agostino. Centocinque studenti del corso di Computer Vision della laurea magistrale in Computer Engineering dell’Università di Pavia, sotto la guida del prof. Virginio Cantoni nei tre anni accademici 2017/8, 2018/19 e 2019/20, hanno partecipato al progetto di riproduzione 3D dell’intera opera.
Le statue degli apostoli alla base del monumento. Il primo ordine dell’Arca presenta i fondamenti ed i modelli della vita cristiana terrena e comprende le statue di alcuni protagonisti delle origini del Cristianesimo, a cominciare dagli apostoli, intercalati alle statue delle virtù appoggiate alle colonne che si sviluppano anche nei livelli superiori. Gli apostoli sono identificati dai loro simboli tradizionali e dal nome scritto sulla base di ogni statua (anche se non ben leggibile). Ognuno sorregge una pergamena che, a turno, recita in sequenza un versetto del Credo. Sul lato lungo frontale sono rappresentati Pietro, Giovanni, Giacomo il vecchio, Andrea, Tommaso e Bartolomeo; sul lato lungo posteriore si trovano Filippo, Matteo, Giacomo il minore, Simone, Taddeo, e Mattia.
L’integrazione dei modelli 3D degli elementi del primo ordine è stata realizzata da Deborah Tandurella con lo sviluppo della sua tesi triennale in Ingegneria Elettronica ed Informatica.
Lato frontale dell’Arca. Cominciando dal lato frontale, da sinistra a destra, il primo apostolo rappresentato è Pietro (modello 3D di Letebrhan Alemayoh, Anitta Antony, Gabriele Mirando, Riccardo Previtali), che con la mano sinistra sorregge le chiavi del Paradiso, antico simbolismo cristiano della Chiesa universale. Primo papa della Chiesa cattolica, vescovo di Roma, dove fu crocifisso sotto l’imperatore Nerone, sorregge una pergamena che riporta: “S. Petrus dixit: credo in unum deum patrem omni potentem creatorem caeli et terrae”. Il secondo apostolo, rappresentato con il suo simbolo, l’aquila, è Giovanni (modello 3D di Letebrhan Alemayoh, Anitta Antony, Giulia Braghini, Nicole Cardili, Bhutani Yatin), il più giovane, uno degli evangelisti e il “discepolo amato” che sopravvisse agli altri apostoli. Fu l’unico a morire per cause naturali. La pergamena che sorregge riporta il frammento del Credo: “S. Iohannes dixit: Et in Jesum Christum Filium eius unicum Dominu(m) nostru(m)”. Il terzo è Giacomo il vecchio (modello 3D di Letebrhan Alemayoh, Bianca Amiotti, Anitta Antony, David Feng), figlio di Zebedeo, il primo ad essere martirizzato. La sua pergamena riporta: “S. Iacobus Zebedei dixit: Qui conceptus est de Spiritu Sancto, natus ex Maria Virgine”. Il quarto è Andrea (modello 3D di Letebrhan Alemayoh, Bianca Amiotti, Anitta Antony, David Feng), fratello di Pietro, che, come scritto nel Nuovo Testamento, fu martirizzato per crocifissione. La pergamena che sorregge riporta: “S. Andreas dixit: Passus sub Pontio Pilato, crucifixus, mortuus et sepultus”. Il quinto è Tommaso (modello 3D di Letebrhan Alemayoh, Anitta Antony, Zheng Wanyi), lo scettico che rifiutò di credere senza esperienza personale diretta, ma che, in seguito, proclamò la sua fede e, secondo la tradizione, trascorse vent’anni di missione in India dove fu martirizzato, vicino a Madras, nel 72 d.C.. La sua pergamena riporta: “S. Tomas dixit: Descendit ad inferos”. L’ultimo apostolo rappresentato sul lato frontale è Bartolomeo (modello 3D di Letebrhan Alemayoh, Anitta Antony, Matteo Di Gaetano, Francesco Giudice), uno dei testimoni dell’Ascensione. La sua pergamena recita: “S. Bartolomeus dixit: Tertia die resurrexit a mortuis”.
Lato posteriore dell’Arca. Il lato posteriore presenta gli altri sei apostoli: da sinistra a destra, il primo è Filippo (modello 3D di Lorenzo Bonati), che fu mandato con Bartolomeo a predicare in Grecia, Siria e Frigia, dove furono crocifissi a testa in giù. Filippo è comunemente associato al simbolo della croce latina. La mano sinistra è posizionata sul petto, mentre la destra sorregge una pergamena che riporta: “S. Filippus dixit: Ascendit ad c(a)elos, sedet ad dexteram Dei Patris omnipotentis”. Il secondo apostolo è Matteo (modello 3D di Hossein Darab), uno dei quattro evangelisti, in origine esattore di tasse. Secondo la tradizione della Chiesa, morì martire. La mano destra è aperta sul petto, e con la mano sinistra sorregge una pergamena con la scritta: “S. Matheus dixit: Inde venturus est judicare vivos et mortuos”. Anche per lui, in basso alla sua destra, viene raffigurato il simbolo a cui è associato come evangelista: l’angelo. Mentre le riproduzioni degli altri apostoli sono state realizzate con tecniche di modellazione organica manuale, la ricostruzione 3D della statua di san Matteo è stata sviluppata con scansione tridimensionale, che consente una maggiore fedeltà da un punto di vista strettamente metrico ma richiede sforzo per la selezione e definizione dei particolari e per l’eliminazione degli elementi ridondanti. Nel modello 3D realizzato sono rilevabili la resa estremamente efficace del volto e la geometrica precisione delle lettere rilevate del carteggio. Al contrario, il vestito e l’angelo hanno richiesto l’eliminazione di dettagli eccessivi e spuri. Il terzo apostolo è Giacomo il minore (modello 3D di Matteo Casarini, Alice Pianetta, Debora Quaini, Andrea Rozza), figlio di Alfeo, che secondo la “Legenda Aurea” [raccolta medievale di biografie agiografiche, composta in latino da Jacopo da Varagine (1230-1298), riferimento indispensabile per interpretare la simbologia e l’iconografia inserite in opere pittoriche di contenuto religioso] ha celebrato la prima messa a Gerusalemme, di cui è stato primo vescovo. Giacomo tiene il vestito con la mano destra, mentre con la mano sinistra sorregge una pergamena che riporta: “S. Iacobus Alphei dixit: Credo in Spiritum Sanctum”. Il quarto apostolo del lato posteriore è Simone cananeo (modello 3D di Debora Quaini, Andrea Rozza), che tra gli apostoli di Gesù è quello di cui abbiamo meno dati. Il suo simbolo è una sega perché, secondo una tradizione, fu martirizzato con quell’oggetto. La pergamena che sorregge recita: “S. Simon dixit: Sanctam Ecclesiam catholicam, Sanctorum communionem”. Il quinto apostolo è Taddeo (modello 3D di Zhang Qin), di cui sono riportate parole solo nel Vangelo secondo Giovanni 14, per l’Ultima Cena. Una tradizione dice che fu trafitto con lance e mazze e finito con un colpo d’ascia per la sua fede, altre che fu crocifisso. Sulla pergamena: “S. Thadeus dixit: Remissionem peccatorum”. L’ultimo apostolo rappresentato è Mattia (modello 3D di Manuele Longhi), scelto dagli altri apostoli per sostituire Giuda Iscariota in seguito al tradimento di quest’ultimo. Secondo alcune tradizioni, Mattia fu lapidato a morte. La sua pergamena, che conclude il Credo, riporta: “S. Mathias dixit: Carnis resurrectionem, Vita(m) (a)eternam. Amen.”
Seguono una foto e un video delle stampe 3D realizzate.